Death Note, il film su Netflix

Death Note, il film su Netflix

29 Agosto 2017 0 Di gnius

Di solito non scrivo le recensioni dei film che vedo, ma per Death Note il film voglio fare un’eccezione.
L’ho visto, domenica scorsa. Le aspettative erano scarse, perché i remake americani di serie giapponesi mi hanno sempre deluso.
Anche questa volta non mi sono sbagliato.
Death Note non è un cartoon horror, anche se ci sono demoni e leggende,
è fondamentalmente un thiller poliziesco alla Sherlock, dove apprezzare le astute mosse dei due antagonisti.
Il Film è sintetizzabile come un teenager che ha una relazione difficile con una ragazza e c’è un altro teenager con la felpa che vive nel lusso.

Death Note il filmDeath Note serie tv  VS  Death Note il film

Quello che ci tiene incollati guardando le puntate della serie animata non è l’uccisione delle vittime,
ma la lotta d’intelligenza che c’è tra i due contendenti.
Di Light Yagami ogni scelta della vittima, ogni modalità di uccisione ha un fine ragionamento.
Ogni contromossa di L, ogni parola scelta è frutto di un altrettanto fine ragionamento.
L’idea che si ha dei personaggi del film è completamente diversa e stravolta.
Questo stravolgimento influenza anche i personaggi secondari come Misa,
che diventa Mina nel film e che ha una personalità esattamente opposta a quello della serie.

Se vi ricordate Yagami che sfrutta Misa per sviare le indagini da Kira, sul film è Mina che sfrutta Turner.
Sapete quella cosa di peli e di carri di buoi no? Ecco, è esattamente così.

Death Note il confronto tra i personaggi della serie e quelli del film

Se nella serie Light Yagami è un mostro d’intelligenza, elegante, sociopatico, e del tutto insensibile ai sentimenti,
nel film Light Turner è un teenager ingrifato di media intelligenza con dei problemi irrisolti con il suo parrucchiere.
Pensate che per far capire che Turner è intelligente c’è una scena iniziale in cui fa i compiti agli altri studenti, per dire il genio.

Passiamo al confronto tra L della serie e L del film.
Nella serie L è l’apoteosi dell’intelligenza, veste con un paio di jeans, una maglietta di una taglia più grande,
delle infradito che quando può si toglie, che si siede in un certo modo perché “lo aiuta a riflettere”,
e che dice “si può vivere mangiando solo dolci”, cosa che fa bevendo caffè, perché tutto è secondario al pensiero logico.
Nel film L è un modello di pitti uomo, vestito di tutto punto, che ha lasciato quel lavoro per un evidente problema di scoliosi,
e che probabilmente è anche la causa della sua insonnia.

Death Note, le mie conclusioni.

Il film è quello che definisco un’americanata.
Lo si capisce da subito, quando arriva Ryuk il povero Turner ha una crisi isterica da femminuccia,
nella serie Yagami dice semplicemente “ti stavo aspettando”.
Nel film è Turner si da il nome Kira, dicendo a Mina, “ho scelto di chiamarlo Kira così pensano che il killer è giapponese”
Al che io ho pensato: “tanto valeva chiamarlo StocaXXo, almeno si poteva dire che era uno che salutava tantissimo”

Se vi aspettate un thriller psicologico lasciate perdere.
La parte più thriller di Death Note il film arriva quando vi chiederete dove avete messo il telecomando della TV.
Turner è talmente ingrifato che la prima cosa che dice a Mina nel film è “ti faccio vedere una cosa grossa”,
ma è talmente stupido che le fa vedere il Death Note.

L sembra uno che parla con gli alieni, più interessato al look che alle indagini.
Il fascinoso intellettuale con una mente sopraffina è stato stato sostituito da una specie di nerd ricco,
a cui tutti danno retta ed eseguono i suoi ordini senza capirne il perché, neanche noi che guardiamo.

Ryuk è una specie di Dottor Strange vestito da cantante heavy metal anni 80,
ma è truccato come Joker di Batman.
Non è simpatico, ne divertente, e soprattutto non è saggio.

Che voto da dare a Death Note il Film?
Se vi siete appassionati alla serie: Da non vedere neanche scaricato.
Se non conoscete la serie: Da domenica pomeriggio piovosa, e questo è il link.