Resta anche domani

Resta anche domani

19 Settembre 2014 0 Di gnius

Resta anche domani” (titolo originale If I Stay) il film diretto da R.J. Cutler e basato sull’opera scritta da Gayle Forman, il libro acquistabile sia in pdf per ebook sia nelle migliori librerie, dallo stesso titolo, conferma quanto di buono è già stato mostrato nelle sue precedenti esperienze da Chloë Grace Moretz.

Loc+Data_Resta_anche_domaniLa giovane attrice, solamente diciassettenne, ha avuto la fortuna di poter lavorare con artisti del calibro di Martina Scorsese e Tim Burton, riuscendo a raggiungere un’espressività notevole per la sua età e a trasmettere le sue emozioni al pubblico. “Resta anche domani” è un film romantico, il primo di questo genere cui ha partecipato l’attrice, brava nel non mostrare alcuna difficoltà ad appassionare il pubblico, sia esso adolescente che adulto.
Si parla d’amore in questo film, in particolare di un amore che ha per sfondo delle location ospedaliere. L’abilità della Moretz è quella di riuscire ad impersonare in maniera convincente le 3 fasi della vita di una ragazza, Mia, ognuna ben distinta dalle altre: si vede la ragazza prima di un incidente automobilistico, nel letto di un ospedale mentre affronta il coma e, infine, è presente anche una proiezione della stessa ragazza che vaga in un limbo sospeso tra il mondo reale e l’aldilà. Emozioni forti, dunque, anche perché i quesiti sono relativi alla scelta tra la vita e la morte. Molto belle le parentesi dedicate al passato, prima dell’incidente, nelle quale si vede Mia suonare il violoncello con passione e si assiste all’evolversi del suo rapporto con il ragazzo Adam, dall’animo molto rock. Come nel romanzo, oltre alla questione vita/morte, viene affrontata anche la scelta tra la felicità in amore e la realizzazione professionale.
Il film inizia presentando proprio i dubbi di Mia, incerta se portare avanti la sua passione per la musica, che richiede massimo impegno e assenza di distrazioni, oppure la storia con Adam. È la stessa Mia a raccontare tutti i suoi tormenti interiori direttamente allo spettatore, coinvolgendolo subito nelle sue vicende. In realtà, poco dopo, si scopre che la ragazza si trova su un letto d’ospedale, in coma, e che è una sua proiezione irreale ad aggirarsi per i corridoi dell’ospedale e a narrare le avventure al pubblico.
resta anche domaniViene raccontato l’incidente che ha portato Mia al coma, oltre che alla morte della madre Kat, di suo papà Denny e del fratello Teddy. Sempre dalla voce del “fantasma” si viene a conoscenza del fatto che la ragazza sta maturando la decisione di lasciarsi andare e di morire, non riuscendo a trovare un motivo valido per rimanere al mondo. A questo punto il regista è bravo a lasciare in sospeso la situazione, costringendo il pubblico a trattenere il fiato per tutto il film; infatti, la pellicola prosegue con immagini tratte dal passato di Mia, facendo rivivere la sua storia d’amore con Adam, conclusasi poco prima dell’incidente, quando entrambi decidono di seguire la ragione invece del cuore (lei per diventare violoncellista e lui per seguire il successo come cantante rock). Poco dopo il regista riesce a riempire di lacrime gli occhi di più di uno spettatore mostrando le reazioni delle persone care (tra le quali il nonno e l’amica Kim) alla morte dell’intera famiglia di Mia, mentre assistono impietriti ai funerali.
Una storia così intensa non poteva che terminare con un lieto fine, che arriva puntualmente a rischiarare una vicenda che, altrimenti, sarebbe stata eccessivamente tragica.
Adam, accorso in ospedale per pregare la ragazza di non abbandonarlo, si siede accanto al letto per leggere la lettera che la scuola di musica ha inviato a Mia, in cui viene dato esito positivo alla sua domanda di iscrizione. Adam, parlando a Mia, dice che è sua intenzione seguirla a New York, dove dovrà studiare musica. A questo punto la ragazza si sveglia, perché ha trovato lo stimolo per continuare a vivere. Nonostante le vicende narrate e il ritmo che, per forza di cose, è necessariamente lento, i 107 minuti del film scorrono veloci, per via delle emozioni forti che lo attraversano dal primo all’ultimo minuto. È vero, non c’è azione in questo film, venendo portate in scena solo emozioni, ma il regista non spinge troppo nel melodramma, nonostante il rischio fosse molto alto. Le ragazze rimarranno affascinate dalla figura di Mia, ma anche la prova fornita dal resto del cast è buona, soprattutto quella di Jousha Leonard, non a caso figlio di un professore di teatro e di un’insegnante di teatro per bambini. Consigliato a chi ama storie romantiche che facciano riflettere.